Sono/Soy bilingue

Questa blog parla due lingue: italiano e spagnolo. Este blog habla en dos lenguas: español e italiano.

lunedì 14 novembre 2011

Il pane dolce per la colazione della domenica

Amo la domenica.
Innanzitutto perché è l'unico giorno della settimana in cui ci possiamo permetterci il lusso di non guardare l'orologio e seguire i proprio ritmi e fabbisogni a nostro piacimento. Poi perché è l'unico giorno in cui cerchiamo di non prenderci troppi impegni per stare tutti insieme in famiglia, e goderci i momenti che durante la settimana, per via dei ritmi frenetici, ci scappano via.
E proprio per farsì che la domenica sia una giornata speciale, mi piace iniziarla nei migliore dei modi...preparando una colazione speciale. Che si tratti di una torta, di madeleines, di biscotti, di muffin, o di un tipo di pane, il fatto di iniziare la giornata con qualche leccornia mi fa sentire subito meglio.

Domenica ho preparato un pane molto speciale, che ho scoperto in un blog che amo particolarmente. Si tratta del Pane dolce ai kaki di Sabrine di Fragole a Merenda.
Devo dirvi che a me non piacciono i kaki;  tutti gli anni, in questo periodo,  mi arrivano cesti pieni di questi frutti che finiscono regolarmente per marcire (lo so, non è bello da dire, ma è la pura verità) perché a casa mia nessuno li mangia. Da quando ho scoperto questa ricetta ero trepidante all'idea di prepararla, tant'è che non ho nemmeno aspettato che qualche amico di famiglia arrivasse con i kaki ma sono andata appositamente a comprarli. Io curiosa. Lo so!
Beh! il risultato è sorprendente! Un pane dolce e morbido, grazie alla consistenza data dai kaki, che però non danno nessun sapore, e i frutti secchi tostati che sono la ciliegina sulla torta di un pane già di per se buonissimo. Dura anche una settimana (ma vi assicuro che non arriverà al quinto giorno) avvolto nella carta da forno,e che, come dice Sabrine, tostato raggiunge il massimo del gusto. Io vi consiglio di provarlo, sia a colazione che per accompagnare il tè delle cinque... ne vale davvero la pena!

Rispetto alla ricetta di Sabrine, oltre a raddoppiare le dosi ho usato le mandorle al posto delle nocciole.
Ecco cosa vi servirà:

farina bianca 00: 500 gr
zucchero grezzo di canna: 360 gr
burro: 200 gr
uova: 4
birra: 100 ml
polpa di kaki: 500 gr (circa tre kaki grossi)
noci: 100 gr
mandorle: 100 gr
sale fino: 1 cucchiaino
bicarbonato: 2 cucchiaini colmi

Preriscaldate il forno a 180° e foderate di carta forno uno stampo rettangolare, quello da plumcake per intenderci.

Raccogliete la polpa dei kaki con un cucchiaino, schiacciando gli eventuali dgrumi di polpa che troverete.Sbattetele le uova senza montarle. Fate fondere il burro.
In una grande ciotola mescolate tutti gli ingredienti secchi, e cioè, la farina con il bicarbonato rigorosamente setacciati, il sale e lo zucchero.
Tostate le noci e le mandorle nel forno, sfruttando il fatto che è accesso, ma fate attenzione a non bruciarle, altrimenti prenderanno un sapore amarognolo non proprio gradevole. Una volta freddi, spezzettate le noci a mano, mentre per le mandorle usate una mezza luna o un pestacarne , ma la cosa importante che non siano troppo tritate, devono sentirsi dentro il pane.

Adesso, unite le uova e la polpa di kaki, aggiungete il burro fuso e infine la birra sbattendo bene il tutto fin quando non sarà un composto ben omogeneo. Fate particolare attenzione al burro, che tende a non voler mischiarsi con gli altri ingredienti.

Adesso aggiungete la ciotola con tutti gli ingredienti secchi e mescolate molto bene, infine unite le noci e le mandorle e mescolate di nuovo.
Ora il composto è ponto per essere messo sullo stampo.
Il mio pane era pronto dopo 50 minuti circa, ma poi dipende un pò da forno a forno, quindi vale la prova dello stecchino, se esce asciutto vuol dire che è pronto!

Buon appetito!

mercoledì 9 novembre 2011

Empanada de pollo (version española)

Como sabreis la empanada en Galicia està presente en todas las fiestas, celebraciones, feiras gallegas....no hay fiesta sin un trozo de empanada y un buen vaso de vino Albariño.
La empanada es parte de la cultura gallega, antes aun de ser parte de su gastronomia, y gusta a todos porque se puede hacer con muchisimos tipos de relleno para satisfacer a todos los paladares. De hecho hay empanadas de carne, de pollo, de zorza, de bacalao, de chocos, de zamburiñas, di atun...y los rellenos se pueden personalizar en base al gusto de cada uno.

Por ejemplo, mi abuela, che era una cocinera fantastica, hacia una deliciosa empanada de bacalao con pasas.  Recuerdo perfectamente que yo me quedaba como atontada mientras ella trabajaba y amasaba la pasta...despues hacia una bola , con el dorso de la mano dibujaba una cruz y la dejaba reposar cubierta con un paño.
Despues la extendia con el rodillo hasta que la masa era bajita, la rellenaba con una maestria y una velocidad dignos del mejor chef, y al final la sellaba con los dedos haciendo una trenza. Recuerdo todos sus movimientos como si fuera hoy, e intento reproducirlos yo misma cuando me pongo a amasar...
Yo en este caso la hice de pollo, porque es un sabor que gusta a todos en mi casa. Pero quiero recuperar la receta de mi abuela, ya que quiero publicarla porque es simplemente exquisita! (Abuelita, si estas leyendo, ya sabes, pasame la receta :)).
La receta de la masa me la pasò este verano Angeles, una amiga de mi familia que habia hecho una empanada de carne de chuparse los dedos.

Si quereis probarla necesitareis:

Para la masa:
500 gr di harina 00
2 huevos
1/2 vaso de agua templada
1 vaso de aceite de oliva (en la receta de Angeles habia usado aceite de girasol pero yo no tenia en casa)
sale

Para el relleno:
750 gr  de pechuga de pollo
1 pimiento amarillo
1 pimiento rojo
1 cebolla pequeña
1 cucharadita de pimenton dulce
aceite de oliva
sal
pimienta

Se empieza con la pasta. A la harina se añade el sal y despues se mezclan los huevos. Despues poco a poco se echa el aceite y por ultimo se añade el agua poco a poco. La masa tiene que resultar lisa y elastica. Si veis que la masa no tiene un aspecto homogeneo poned mas agua, poco a poco hasta que tenga la consistencia adecuada.
Haced una bola y ponedla a reposar en un sitio donde no haya corrientes de aire (yo la pongo en el horno)cubierta con un paño, durante unos 10/15 minutos.

Mientras tanto cortad muy bien los pimientos y la cebolla.Cortad el pollo en cubitos no muy grandes. En una sarten calentad el aceite, añadid las verduras y hacedlas pochar unos cuantos minutos, despues añadid el pollo y cocer en fuego medio hasta que el pollo estè cocido.
Añadir sal, pimienta, una cucharadita de pimentos y apagar el fuego.

Coged la masa y dividirla en dos trozos. Amasad con el rodillo intentando darle la forma de un circulo. No os preocupeis si no viene un circulo perfecto porque la forma definitiva se le da' al final, cuando se cierra.
Despues echad el pollo encima de la masa, dejando libre un borde de 2-3 cm.

Lo mismo con la otra mitad de la masa, que sirve como tapa para la empanada.

Ahora llega la parte del cerrado de la empanada. Teneis que "trenzar" la masa base con la tapa, para sellar la empanada. Podeis ver el movimiento que hay que hacer pinchando en este video: pincha aqui.
Hay quien se ayuda tambien con un tenedor, las tecnicas son multiples, teneis que encontrar la que mas os guste.

Sellada la empanada, teneis que hacer un agujero en el centro para evitar que se hinche, y pinchar toda la superficie con un tenedor.

La empanada se cuece en el horno a 180°C durante unos 20/25 minuti...o hasta que la superficie de vuestra empanada esté dorada.

Que aproveche!

venerdì 28 ottobre 2011

Empanada gallega di pollo (in italiano)


Dovete sapere che la empanada sta alla Galizia, come la focaccia genovese sta a Genova. Si mangia in qualsiasi modo, non c'è festa che tenga se non accompagnata da una buona empanada e del immancabile vino Albariño.
La Galizia è un posto dove si mangia benissimo, si, lo so che non sta bene che io lo dica, ma lo dico con consapevolezza, tutte le persone che conosco, straniere e non, che sono andati in Galizia, sono tornati decantando la gastronomia gallega...ma ci vorrebbe più di un post per spiegarvi le tradizioni gastronomiche!
La empanada fa parte della cultura galiziana prima ancora della sua gastronomia, e piace a tutti perchè esistono un'infinità di ripieni per accontentare anche il palato più esigente.
Infatti ce ne sono di carne, di pollo, di baccalà, di chocos (seppie), di zamburiñas (credo siano i vostri pettini di mare ma non sono molto sicura), di tonno...e poi questi ripieni sono personalizzati in base ai gusti di ciascuno.
Ad esempio mia nonna, che era un ottima cuoca, faceva una deliziosa empanada de baccalà con uva sultanina che era una delizia. Mi ricordo che io restavo incantata a guardarla mentre lavorava la pasta, poi faceva una palla e ci disegnava con le mani una croce sopra prima di metterla a riposo....poi la tirava con il mattarello facendola diventare sottile sottile, la farciva con una maestria e una velocità degne del miglior chef, e poi la richiudeva creando un cerchio perfetto. Mi ricordo come se fosse oggi tutti i suoi movimenti, che cerco di ricopiare anche io quando mi metto al lavoro...

In questo caso io l'ho fatta di pollo, perchè ha un sapore che piace a tutti a casa mia. Ma voglio riprendere la ricetta di mia nonna fatta con baccalà e prima o poi ve la posto perchè è una vera bontà!
La ricetta della pasta me l'ha passata  Angeles, un'amica di famiglia che aveva fatto una empanada di carne da leccarsi i baffi.
Se volete provare a farla vi serviranno questi ingredienti:

Per la pasta:
500 gr di farina 00
2 uova + 1 per la spennellatura finale
1/2 bicchiere di acqua tiepidaa
1 bicchiere olio d'oliva (nella ricetta originale era stato usato l'olio di semi di girasole)
sale q.b.

Per il ripieno:
750 gr circa di petto di pollo
1 peperone giallo
1 peperone rosso
1 cipolla piccola
1 cucchiaio paprika dolce
olio d'oliva q.b.
sale
pepe

Si inizia con la pasta. Prima si sala la farina e si mescolacon le uova. Poi si aggiunge man mano l'olio...infine, si aggiunge l'acqua poco a poco. La pasta deve risultare liscia ed elastica, come quella del pane bianco per intenderci. Se vedete che la pasta non si amalgama bene, aggiungete piano piano altra acqua finché non raggiunge la consistenza adeguata.
Fate una palla e mettetela a riposare in un angolo riparato (io la metto dentro al forno spento) coperta con un canovaccio per circa 10/15 minuti.

Nel frattempo tritate bene i peperoni con la cipolla. Tagliate il pollo a dadini non troppo grandi .
In una padella capiente, fate scaldare dell'olio di oliva e aggiungete le verdure. Fate rosolare bene, e aggiungete il pollo a dadini, fate andare il tutto a fuoco medio fino a quando il pollo non si sarà cotto.
Salate, pepate, aggiungete un cucchiaio di paprika dolce e spegnete il fuoco.

Riprendete la pasta e dividetela a metà...Tirate una metà della pasta con il mattarello cercando di darle la forma di un cerchio, finché questa non sarà diventata bella sottile, come quando fate la pizza. Non vi preoccupate se non vi è venuto un cerchio perfetto perchè alla fine la forma definitiva verrà fatta durante la chiusura della empanada.
Coprite la pasta con il ripieno di pollo, lasciando un bordo libero di almeno 2-3 cm.

Tirate l'altra metà della pasta nel medesimo modo e usatala come coperchio.
Adesso arriva la parte della chiusura: dovete attorcigliare il bordo della base sopra quello del coperchio; in questo video molto casalingo, si vede bene qual'è il movimento da fare: clicca qui.
C'è qui realizza la chiusura anche con i rebi di una forchetta, ma io mi diverto di più a farlo a mano...

Una volta sigillata la vostra empanada, dovete aprire un buco nel centro della empanada per evitare che si gonfi. Poi bucherellate tutta la superficie con una forchetta, e infine spennellate un uovo sbattuto su tutta la superficie della empanada.

La empanada si cuoce in forno a 180°C per circa 20/25 minuti...o comunque fin quando la superficie non sarà bella dorata.

Buon appetito!

venerdì 21 ottobre 2011

Tè e pasticcini compie un mese! Tè e pasticcini cumple un mes!

Tè e pasticcini ha compiuto il suo primo mese...siamo 16 membri e più di 600 visualizzazioni...
Ci tenevo quindi a ringraziarvi per il  appoggio e fiducia che avete riposto in me.
Per me siete davvero molto importanti! Grazie per essere dall'altra parte dello schermo!

Te e pasticcini ha cumplido su primer mes...somos 16 miembros y mas de 600 visualizaciones...
Queria deciros gracias por el apoyo y la confianza que habeis puesto en mi.
Para mi sois muy importantes, asi que gracias por estar ahi!

sabato 15 ottobre 2011

Brioches para la merienda (español)

Aqui estoy de vuelta. Me echabais de menos? No, verdad! Pero yo, que soy una chica que no cede facilmente, he vuelto para poner una receta de brioche que hice para la merienda de mis niños.

En Italia, sobre todo en el norte, desde hace unos dias el aire es frio, del norte, por las mañanas la temperatura es de 5°C, asi que ya hace falta ponerse una chaqueta o una sudadera. Con este frio mi horno, un poco por pasion pero tambien para mantener la temperatura de la casa a niveles admitibles, trabaja a sol y a sombra, a todas horas y creo que echa de menos los dias de verano que reposaba placidamente.

Os quiero contar que mientras hacia estas fotos, mi hija de 20 meses giraba alrededor de la bandeja de las brioches gritando "papa, papa, papa", sabia perfectamente que la masa palida y sin forma que habia en la bandeja era comestible, lo que no sabia es que primero tendria que pasar por el horno. Yo, muy pero que muy concentrada en el objetivo de la camara, intentando hacer una foto por lo menos decente, y por lo tanto, no teniendo vision periferica, no sabia lo que estaba sucediendo fuera de los margenes. El pequeño terremoto se divertìa de lo lindo. Primero hundio sus deditos dentro de dos brioches, que por el miedo, se deshincharon al instante. Despues, como es muy comilona, quiso probar los dulces, con lo cual hirio' a muerte otra brioche que tiene las cicatrices de guerra aun hoy.
Una buena foodblogger habria esperado que la peque se durmiese, pero yo, Miss impaciencia, tenia que sacar las fotos enseguida....

Esta es la receta de las brioches:

Para 10 brioche
500 gr di Harina de trigo tipo 0
1 dado de levadura de cerveza fresco
190 gr di agua templada
80 gr azucar
100 gr mantequilla derretida
2 huevos
1 sobre de vainillina
1 cucharita de sal fino

Precalentar el horno a 180°C

Primero hay que hacer una masa con 300 gr di harina y 150 gr de agua templada, donde habremos diluido el dado de levaura. Amasar bien y dejar levedar en un recipiente cubierto con un paño durante 40 minutos.

Mientras tanto hacer la segunda masa. Se mezclan 200 gr de harina con el azucar, el sal, la vainillina, se añaden uno a uno las yemas de los huevos (no tireis las claras, os serviran mas tarde). y por ultimo se añade la mantequilla derretida hasta obtener una pasta homogenea.

Transcurridos los 40 minutos, se unen las dos masas y se mezclan muy muy bien (en este caso tener una amasadora electrica ayuda mucho) hasta que las dos masas se hayan mezclado perfecta y homogeneamente. Dejar reposar unos 10 minutos.

Ahora, en una bandeja forrada con papel de horno, colocar las brioches con la forma deseada (a croissant, redondas, a trenza...) Si os gusta el tipo de rosca que hice yo, podeis ver como se hace aqui. Sinceramente a mi no me salieron muy bien, quizas porque era la primera vez que las hacia.
Una vez en la bandeja, con un pincel de cocina se pintan las brioche con las claras un poco batidas, despues encima de cada una se espolvorean azucar, granos de chocolate, semillas de sesamo, almendras ralladas...lo que os guste mas...y al horno unos 10 minutos....y voilà!

Que aproveche!!

venerdì 14 ottobre 2011

Brioche a merenda! (italiano)


Eccomi! sentivate la mia mancanza? NO, vero? :-) Ma io, siccome sono una ragazza perseverante, sono tornata comunque per postarvi la ricetta per fare delle brioche.

Ormai, da quando al mattino serve la felpina, il mio forno lavora a pieno ritmo e secondo me rimpiange i giorni d'estate quando riposava placidamente. Ormai penso che abbiate capito che i dolci da forno sono la mia passione.

Devo raccontare che, mentre scattavo queste foto, mia figlia di 20 mesi gironzolava curiosa attorno alla teglia, mentre urlava "pappa, pappa, pappa", aveva capito che questa pasta bianchiccia era da mangiare, ma non sapeva che prima dovevano passare nel forno. La sua mammina, cioè io, completamente concentrata nel mirino della macchina fotografica, cercando di scattare almeno uno straccio di foto mediamente decente e non avendo visione periferica, non si era accorta di quello che stava succedendo al di fuori della inquadratura. La belvina si era divertita, prima a infilare il suo ditino dentro un paio di brioche che, dalla paura, si erano sgonfiati leggermente nonostante le 2 ore di lievitazione. Poi, da buona forchetta qual'è, ha voluto assaggiare tale prelibatezza e quindi ha ferito a morte un'altra brioche che porta i segni della battaglia ancora oggi.
Una brava foodblogger avrebbe aspettato che la piccola peste dormisse, ma io, miss impazienza, dovevo scattare quelle foto subito..e questi sono i risultati.

Adesso vi lascio la ricetta delle brioche.


Per 10 brioche c.a.
500 gr di Farina di grano tenero tipo 0
1 cubetto di lievito di birra fresco
190 gr di acqua tiepida
80 gr zucchero
100 gr burro sciolto
2 uova
1 busta di vanillina
1 cucchiaino di sale fino

Preriscaldate il forno a 180°C

Prima bisogna fare un impasto fatto con 300 gr di farina e 150 gr di acqua tiepida dove prima avremo sciolto bene bene il cubetto di lievito. Impastare molto bene e poi mettere a lievitare dentro una ciotola coperta da pellicola per 40 minuti.

Nel frattempo si fa un secondo impasto. Si mischiano 200 gr di farina con lo zucchero, il sale, la vanillina, si aggiungono uno ad uno i tuorli d'uovo (non buttate l'albume, vi servirà dopo), e per ultimo si aggiunge, a filo) il burro sciolto, fino ad ottenere un impasto omogeneo.

Passati i 40 minuti di lievitazione, si uniscono i due impasti e si mescolano molto molto bene (in questo caso avere una impastatrice aiuta) fino a quando i due impasti saranno perfettamente amalgamati. Poi si fa riposare per 10 minuti.

In una teglia foderata con carta da forno, mettete la brioche con la forma che più vi piace (a cornetto, tonde, a treccia...) Se vi piace il tipo di intreccio che ho fatto io (e che ad essere sinceri non mi è venuto molto bene, ma era la mia prima volta) lo potete trovare qui.
Una volta data la forma preferita, spennellate delicatamente ogni brioche con dell'albume leggermente sbattuto. Poi spargete sopra zucchero,o sesamo,o scaglie di cioccolato, insomma, quel che volete. Infine infornatele circa 10 minuti e..voilà!

Buon appetito!!

mercoledì 28 settembre 2011

Bizcochitos con arandanos (en español)

Aqui estoy de nuevo, con una receta dulce, de las que me gustan hacer y comer.
Hace un par de semanas que tengo muchas ganas de preparar un postre con arandanos, desde que compré la famosa vela de la que os hablé hace un par de post.

El lunes, como siempre, tengo cita fija en el mercado del pueblo donde vivo, para ir a mi puesto de fruta y verdura preferido. Echo un vistazo veloz a las preciosas cajas de madera, repletas de verduras de todos los colores, colocadas de manera casi maniacal, y tengo un flechazo con un cestito de arandanos simplemente maravilloso! Antes de comprarlo me lo pienso un poco, porque el precio es bastante alto (de hecho ya no es epoca de arandanos por aqui), pero el coloradisimo cestito colmo de jugosas bayas azules me llamaba, susurrandome palabras de amor, asi que fui al banco, pedi un prestamo, y me fui a casa toda contenta con mi cestita como una caperucita roja de los tiempos modernos :)

Una vez en casa, empecé a pensar en como habria utilizado los arandanos...queria una receta simple que exaltase el sabor de los frutos, y me acordé de una receta que hago con frambuesas y que en mi casa gusta mucho, asi que me meti manos a la obra, y despues de una hora ya habia quitado del horno 8 olorosos bizcochitos de color violeta listos para ser comidos.


Para hacer estos bizcochitos, yo uso unos moldes de silicona, pero se puede usar cualquier tipo de molde. Solo hay que acordarse de extender en los moldes, un poco de mantequilla y harina para que no se pegue el biscocho, pero esto ya lo sabeis.

Bizcochitos de arandanos

Ingredientes para 8/10 bizcochitos:

125 gr de mantequilla a temperatura ambiente
125 gr de azucar fino
1 cucharadita de esencia de vainilla
2 huevos
185 gr de harina
1/2 cuchuarada de levadura 
185 ml de leche
1 cestito di arandanos

Preparacion:
Precalentad el horno a 160 °C.

Cortad la mantequilla en trocitos y mezclad con el azucar hasta obtener una crema suave. Añadid la esencia de vainilla.
Ahora meted los huevos (uno a uno) batiendo continuamente. El compuesto tiene que ser claro y espumoso.
Echad la harina y la levadura tamizadas y bater muy bien hasta que todos los ingredientes estén perfectamente mezclados. Unid la leche, poco a poco, y esta vez a mano, haciendo movimientos circulares.
Por ultimo añadid los arandanos, con mucho cuidado para evitar que se rompan.
Con una cuchara llenad los moldes hasta llegar a 3/4 de su capacidad.
Meted en el horno y cocer durante 20/25 minutos, o hasta que los bizcochitos resulten dorados.
Se teneis mas fuerza de voluntad que yo, hacedlas enfriar y despues disfrutadlas con un buen te.

 
Buen provecho!

martedì 27 settembre 2011

Tortine ai mirtilli (in italiano)

Oggi arrivo da voi con una ricettina dolce dolce di quelle che adoro fare e mangiare.
E' da due settimane che ho voglia di preparare un dolce ai mirtilli, dopo che avevo acquistato la famosa candela di cui vi avevo parlato qualche post fa...

Ieri solito appuntamento nel mio banco di frutta e verdura preferito al mercato rionale del paese dove vivo....dò una occhiata veloce a tutte le bellissime cassette collocate pignolamente sulla bancarella e  mi salta subito all'occhio un cestino di mirtilli semplicemente meraviglioso! Il fatto è che ci penso un pò visto il prezzo proibitivo (infatti saremmo anche fuori stagione ormai), ma quel coloratissimo cestino pieno fino all'orlo di bacche succose di colore blu scuro mi chiamava sussurrandomi parole d'amore, così sono andata in banca, ho chiesto un mutuo e mi sono comprata il cestello.

Una volta in casa e dopo averne mangiato un pò, ho iniziato a pensare in che modo avrei utilizzato i mirtilli, volevo una ricetta semplice che esaltasse il sapore dei frutti, e mi è venuta in mente un ricetta che faccio con i lamponi e che in casa mia piace molto quindi, mi sono messa all'opera e nel giro di un'oretta avevo sfornato 8 belle tortine profumate di color violaceo pronte per essere mangiate.


Per fare queste torte io uso uno stampo in silicone per delle tortine di misura media, ma si possono utilizzare tutti i tipi di stampo, bisogna solo avere la accortezza di imburrarlo e infarinarlo prima di riempirlo, ma questo lo sapete già! ;)

Tortine ai mirtilli

Ingredienti per 8/10 tortine:

125 gr di burro ammorbidito
125 gr di zucchero fine
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
2 uova
185 gr di farina
1/2 cucchiaio di lievito per dolci
185 ml di latte
1 cestino di mirtilli

Preparazione
Preriscaldate il forno a 160 °C.

Tagliate il burro a pezzettini e mescolate con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida. Aggiungete il cucchiaino di estratto di vaniglia.
Aggiungere un uovo alla volta mescolando continuamente. Il composto deve essere chiaro e soffice.
Infine aggiungete, poco alla volta, la farina setacciata con il lievito fino ad ottenere un composto omogeneo.
Unite il latte, poco alla volta e a mano, facendo movimenti circolari finché il tutto non sarà perfettamente amalgamato.
E...last but not least, aggiungete i mirtilli al composto delicatamente per evitare di romperli troppo.

Con l'aiuto di un cucchiaio, riempiti gli stampini (imburrati ed infarinati se non sono in silicone) per 3/4 della loro capacità.
Infornate e fate cuocere per 20/25 minuti o finchè lo tortine non saranno dorate.
Se avete più forza di volontà di me, fatele raffreddare e poi gustatevele.

Buon appetito!






venerdì 23 settembre 2011

Asado Satelitar (version en español)

Adios Verano y Bienvenido Otoño! Por fin el calor y el bochorno nos dejaron, y las ganas de cocinar han vuelto impetuosamente. Con el calor veraniego que hace aqui, las ganas de ir a la cocina y encender tan solo la cafetera me ponen mala; de hecho en mi casa durate el verano estamos todos un poco irascibles y le damos la culpa a la terrible calura, pero yo sè en lo mas profundo de mi corazon que la verdadera culpable es ... la "sartén anemica"!


Ahora que ha regresado este fresquito matutino, los colores son los tipicos del mes de Septiembre, y se siente en el aire el olor del otoño...si! las ganas de ponerse a cocinar y de encender mi amado horno vuelven. Y mi marido e hijos lo agradecen!


No se a vosotras, pero a mi Septiembre me gusta. La vuelta a la rutina despues de las vacaciones (que para mi este año fueron largas) me encanta, y, de improviso tengo ganas de "envolverme" en el calor del hogar, de preparar meriendas golosas para mis niños, de leer un buen libro mientras bebo un te, de hacer el asado del domingo. En resumen, para mi Septiembre es sinonimo de hogar dulce hogar!


Y para inaugurar esta nueva temporada, he preparado un asado muy simple.

Ahi va la receta de este "asado satelitar" (llamado ai en honor del satelite que podria caer en nuestras cabezas de un momento a otro).
Ingredientes
1 trozo de carne para asado (de ternera) de 1 kg
600 gr di patatas (de tamaño pequeño)
6 zanahorias
6 dientes de ajo
4 chalotes
1 hoja de laurel
1 ramita de tomillo fresco
50 gr + 50 gr mantequilla
1 vaso de vino blanco
aceite de oliva
sal y pimienta


Preparacion
Precalentad el horno a 180°C


Pelad la zanahorias y cortarlas en rodajas.
Pelad las patatas y los chalotes, cortadlos por la mitad.
Poned en una sarten un poco de aceite y haced rehogar todas las verdura. Unid el tomillo y el laurel y tapar. Coced durante 15  minutos, mezclando de ven en cuando. Despues apagar y añadid sal y pimienta a vuestro gusto.

En otra sarten, poner los 50 gr de mantequilla y haced dorar la carne por todos los lados, una vez hecho, colocadla en un recipiente para hornear (con la mantequilla que se uso' para dorarlo) y ponedlo en el horno unos 25 minutos.
Pasado este tiempo, quitarlo del horno y dejar reposar algunos minutos (pero no apagueis el horno).


Quitad la carne del recipiente, meted el vino raspando bien el fondo, añadid los restantes 50 gr di mantequilla y mezclad bien esta salsa con un tenedor. Añadid todas la verduras, y ponedlas en el horno unos  5 minutos a 180°C.


Pasado este tiempo, quitadlo del horno, cortad el asado y servidlo...
Que aproveche!

Arrosto Satellitare (versione in italiano)


Ciao Ciao Estate e Benvenuto Autunno! Finalmente il caldo e l'afa se ne sono andati e la voglia di cucinare è tornata in maniera travolgente. Con il caldo estivo la voglia di mettersi in cucina, anche solo per mettere la moka al fuoco, mi fa venire i brividi; infatti a casa mia in estate siamo tutti un pò irascibili e anche se diamo colpa al gran caldo, in cuor mio so perfettamente che la colpevole è ... la "padella anemica"!

Adesso che è tornato questo bel frescolino mattiniero, i colori sono tipicamente settembrini si comincia a sentire il profumo dell'autunno...beh, la voglia di mettersi ai fornelli e accendere l'amato forno ritornano. E marito e figli ringraziano!


Non so a voi, ma a me Settembre piace. Questo ritorno alla routine dopo la pausa estiva (che quest'anno per me è stata lunga) mi delizia, e improvvisamente ho il desiderio di accoccolarmi in casa, di preparare merende golose per i miei bambini, di leggere un buon libro mentre sorseggio un , di fare l'arrosto della domenica. Insomma, si torna alla vita in casa!


E' proprio per inaugurare questa nuova stagione che ho preparato un arrosto molto semplice da fare.


Ecco a voi la ricetta per questo "arrosto satellitare" (chiamato così in onore del satellite che potrebbe cadere sulle nostre teste da un momento all'altro...)

Ingredienti
1 arrosto di manzo di 1 kg circa
600 gr di patate (preferibilmente piccole, novelle ancora meglio)
6 carote
6 spicchi d'aglio
4 scalogni
1 foglia di alloro
1 rametto di timo fresco
50 gr + 50 gr burro
1 bicchiere di vino bianco secco
olio di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

Preriscaldate il forno a 180°C


Pelate le carote e tagliatele a rondelle.
Pelate le patate e gli scalogni, tagliateli a metà.
Mettete in un wok un di olio, e fate rosolare tutte le verdure. Unite il timo e l'alloro e coprite. Cuocete mescolando ogni tanto, per 15 minuti. Poi spegnete ed aggiustate di sale e pepe.


Poi in una arrostiera, mettete il burro e fate dorare l'arrosto su tutti i lati, poi infornatelo per 25 minuti. Tirate fuori la teglia del forno e fate riposare per qualche minuto (ma non spegnete il forno).


Togliete l'arrosto dalla teglia, aggiungete il vino, unite i 50 gr di burro rimasti e sbattere bene questo sugo. Unite tutte le verdure, e mettetele nel forno per 5 minuti, sempre a 180°C.

Passato questo tempo, tiratelo fuori dal forno, tagliate l'arrosto e servite...
Buon appetito!

lunedì 19 settembre 2011

Cupcake alla pera e glassa alla crema di formaggio (italian version)

Ed eccomi, pronta per la mia prima ricettina da postare. Lo so, lo so, vi avevo detto che avrei pubblicato ricette italiane e spagnole ma, per non far torno a nessuno, ho deciso che la prima ricetta sarebbe stata un dolce nato in America nel '800 e che negli ultimi anni ha avuto un gran successo, sicuramente perché sono facili da fare, buoni da mangiare e belli da vedere. Sto parlando dei Cupcakes.

La idea è nata da una candela profumata ai "Muffin con mirtilli" che ho odorato in un negozietto e che mi fece venir una gran voglia di accendere il forno e mettermi a preparare questi deliziosi dolcetti. Ma ho imparato la lezione: mai più annusare candele profumate a stomaco vuoto (lo metterò nella lista delle "100 cose da non fare prima della prova bikini!") .

Non avendo dei mirtilli freschi in casa, ho deciso di fare una versione meno raffinata con le pere. lo so...non è esattamente la stessa cosa, ma prometto che presto farò un post con un dolcetto ai mirtilli delizioso!
Ecco la ricetta per 12 cupcake grandi circa.

cupcake alla pera
145 gr burro a temperatura ambiente
220 gr farina 00
300 gr zucchero di canna
3 uova
2 pere di media grandezza
1 e ½ cucchiaino di cannella in polvere
½ cucchiaino lievito chimico
½ cucchiaino di sale

Preriscaldate il forno a 170°C. Lavate le pere, togliete il torsolo e tagliatele a cubite di 2 cm senza pelarle. Mettete 2 o 3 cubetti di pera in ciascun pirottino di carta. Il resto tenetelo per dopo.

Mescolate in una ciotola gli ingredienti secchi: farina, sale, cannella e lievito e tenetelo da parte.

Sbattete il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto leggero e spumoso. Aggiungete le uova e sbattete energicamente per 1 minuto. Adesso incorporate gli ingredienti secchi e sbattete lentamente fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati.

Riempite i pirottini di carta con 1 cucchiaio e mezzo di impasto. Ripartite i cubetti di pera in 12 parti e affondateli in ogni cupcake. Fate cuocere per 40-50 minuti. Lasciateli raffreddare.

Crema di formaggio250 gr di formaggio cremoso (tipo philadelphia) a temperatura ambiente
250 gr di burro a temperatura ambiente
180 gr di zucchero a velo vanigliato
1 e ½ cucchiaino di estratto di vaniglia


Mescolati insieme con il mixer il burro, il formaggio e il estratto di vaniglia a velocità media fino ad ottenere un composto omogeneo.

Aggiungete, poco alla volta, il zucchero a velo e sbattetelo bene per 7-8 minuti fino a quando la miscela risulterà leggera e spumosa. Riponete in frigorifero per 30-40 minuti prima dell'utilizzo. Questa crema dura fino a 6 giorni nel frigorifero.

Adesso non vi resta che coprire i vostri cupcake con la glassa (con l'aiuto di un sac à poche oppure di un cucchiaio) e gustarveli!

Buon appetito!

Angela


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